Via dell'indipendenza a Bologna

Via dell'indipendenza a Bologna

Via dell'indipendenza a Bologna, è la via principale della città che dalla Stazione Centrale porta fino al centro in Piazza Maggiore: si tratta di un rettilineo lungo 1100 metri, la cui metà vicino al centro, è totalmente pedonali.  

Via dell’Indipendenza di Bologna, è considerata la via dello shopping grazie ai tanti negozi di abbigliamento e non solo presenti sotto tutti i portici della via. Non solo negozi, in Via Indipendenza, sono presenti importanti luoghi di cultura, come il teatro l'Arena del Sole, la scalinata del Pincio, la Cattedrale di San Pietro, torre degli Scappi, e senza dimenticare che la via dell’Indipendenza affianca Piazza VIII Agosto e Piazza XX Settembre.

Storia di Via dell'indipendenza

È grazie alla Stazione Centrale di Bologna che via dell’Indipendenza deve la sua esistenza: infatti nel 1860 il Comune bandì il concorso per realizzare una via che unisse la stazione con il centro. A quei tempi Bologna divenne un importante snodo ferroviario, grazie alla costruzione della linea Bologna-Ancona, per cui è sorto il desiderio di voler accogliere degnamente i viaggiatori che giungevano in stazione in quanto la strada che allora univa la stazione con il centro, via Galliera, era stretta e nella parte finale era sconnessa.

Il progetto giusto arrivò l’anno successivo, dopo che l’ingegnere capo del Comune, Coriolano Monti, assieme ad Antonio Zannoni misero a punto un coraggioso progetto per realizzare un grande rettifilo con portici che, come una spada, avrebbe tagliato il tessuto urbano esistente abbattendo ogni edificio che fosse di ostacolo. Questo ambizioso e costoso, per via delle espropriazioni, progetto venne approvato nel 1862, ma rimase tutto sulla carta fino al 1871, quando la stazione ferroviaria fu ricostruita e ingrandita.

È nel decennio successivo che venne messo in opera, e la più larga strada cittadina fu inaugurata nel 1888 «a comodo degli abitanti, utile del commercio, decoro della città».

Il negozio più antico della città

Si narra che la torre degli Scappi, ospita il negozio più antico della città: la Coroncina.  Nato nel 1694 come bottega per la vendita di oggetti di culto e gestita dai frati Olivetani. Inizialmente si trovava in altra sede, nel Mercato di Mezzo, ed il suo nome era dovuto alla grande varietà di corone del rosario esposte. Dopo la Prima Guerra Mondiale, cambiò la proprietà, cambiò anche il genere di mercanzia venduta, e cambio la collocazione in quella attuale.  “Alla Coroncina puoi trovare di tutto, da uno spillo ad un elefante” è una delle frasi più ripetute dai vecchi bolognesi, memori della moltitudine di oggetti venduti soprattutto nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, quando scarseggiavano le necessità primarie per la pulizia della casa, della persona e la piccola merceria. Si racconta che il proprietario non chiuse nemmeno un giorno durante la guerra, nonostante i bombardamenti e gli attacchi militari e, per sventare possibili furti, dormiva nel suo negozio. Ultima curiosità sono le tre incisioni che si trovano speculari sulle volte del portico e sul pavimento in graniglia: “panis vita, canabis protectio, vinum laetitia” un detto bolognese che significa “il pane è vita, la canapa protezione ed il vino è letizia”.

 

L’albergo di Lusso più antico di Bologna

Sempre in via dell’Indipendenza di Bologna si trova anche l’albergo di lusso più famoso ed antico della città: l’Hotel Baglioni. Ovviamente oggi non l’unico hotel a cinque stelle in cui soggiornare ma sembra essere il più apprezzato dai vip che passano per Bologna. Lo testimoniano le numerose dediche che potete trovare sul sito dell’hotel che oggi ha mutato il nome in Grand Hotel Majestic: si passa da Jennifer Lopez al Dalai Lama, da Ayrton Senna a Bob Dylan.

I più grandi nomi passati da qui hanno soggiornato nelle loro suites e la loro storia sorpassa addirittura il secolo.

Via indipendenza, il libro

via indipendenza sviluppo urbano e trasformazioni edilizieIl volume racchiude la storia di una delle principali arterie di Bologna: Via Indipendenza. Grazie al contributo di numerosi studiosi è stato possibile disegnarne la storia dal momento della sua apertura, subito dopo l’Unità d’Italia, fino agli anni più recenti. L’affresco che ne esce consente di cogliere le molteplicità dei punti di vista – urbanistico, architettonico, culturale nel senso più ampio – che vengono trattati grazie all’ausilio di documenti inediti e di un apparato di immagini di grande ricchezza.

La scelta del tracciato più consono a collegare la Stazione col centro cittadino, la forma, la funzione e il significato degli edifici che si prospettano, ciò che è visibile, ciò che rimane celato e ciò che non c’è più, la vocazione allo spettacolo che fin dagli esordi caratterizza l’identità dei luoghi: questi sono solo alcuni dei temi trattati nella prima vera monografia su via Indipendenza.

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